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No alla guerra imperialista in Ucraina!
È necessaria una lotta indipendente contro i monopoli e le classi borghesi, per il rovesciamento del capitalismo, per il rafforzamento della lotta di classe contro la guerra imperialista, per il socialismo!
1. I partiti comunisti e operai che sottoscrivono questa dichiarazione congiunta si oppongono al conflitto imperialista in Ucraina, che costituisce una delle conseguenze della tragica situazione dei popoli formatasi dopo il rovesciamento del socialismo e la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Sia le forze borghesi che quelle opportuniste, che per anni hanno combattuto contro l’URSS e recentemente hanno celebrato il 30° anniversario della sua dissoluzione, tacendo il fatto che la restaurazione del capitalismo ha significato lo smantellamento delle storiche conquiste operaie e popolari e ha riportato i popoli dell’URSS all’epoca dello sfruttamento di classe e delle guerre imperialiste, sono completamente smascherate.
2. Gli sviluppi in Ucraina, che hanno luogo nel quadro del capitalismo monopolistico, sono legati ai piani di USA, NATO e UE e al loro intervento nella regione nel contesto della loro feroce competizione con la Russia capitalista per il controllo dei mercati, delle materie prime e delle reti di trasporto del paese. Questi propositi sono nascosti dalle potenze imperialiste, che sono in conflitto promuovendo i propri pretesti come la “difesa della democrazia”, l'”autodifesa”, e il diritto di “scegliere le proprie alleanze”, il rispetto dei principi dell’ONU o dell’OSCE, o il presunto “fascismo”, mentre separano deliberatamente il fascismo dal sistema capitalista che lo genera e lo utilizza.
3. Denunciamo l’attività delle forze fasciste e nazionaliste in Ucraina, l’anticomunismo e la persecuzione dei comunisti, la discriminazione della popolazione di lingua russa, gli attacchi armati del governo ucraino contro la popolazione del Donbass. Condanniamo l’utilizzo delle forze politiche reazionarie dell’Ucraina, compresi i gruppi fascisti, da parte delle potenze euro-atlantiche per la realizzazione dei loro piani. Inoltre, la retorica anticomunista contro Lenin, i bolscevichi e l’Unione Sovietica a cui la leadership russa ricorre per giustificare i propri piani strategici nella regione, è inaccettabile. Tuttavia, nulla può offuscare l’enorme contributo del socialismo in Unione Sovietica, che era un’unione plurinazionale di repubbliche socialiste eguali.
4. La decisione della Federazione Russa di riconoscere inizialmente l'”indipendenza” delle cosiddette “Repubbliche popolari” nel Donbass e poi di procedere a un intervento militare, che si sta svolgendo con il pretesto dell'”autodifesa” della Russia, della “smilitarizzazione” e della “defascistizzazione” dell’Ucraina, non è stata presa per proteggere il popolo della regione o la pace ma per promuovere gli interessi dei monopoli russi nel territorio ucraino e la loro feroce concorrenza con i monopoli occidentali. Esprimiamo la nostra solidarietà ai comunisti e ai popoli della Russia e dell’Ucraina e siamo al loro fianco per rafforzare la lotta contro il nazionalismo, che è favorito da ogni borghesia. I popoli di entrambi i paesi, che vivevano in pace e prosperavano insieme nel quadro dell’URSS, così come tutti gli altri popoli non hanno alcun interesse a schierarsi con l’uno o l’altro imperialista o alleanza che serve gli interessi dei monopoli.
5. Evidenziamo che le illusioni promosse dalle forze borghesi che sostengono che ci potrebbe essere una “migliore architettura di sicurezza” in Europa con l’intervento dell’UE, una NATO “senza piani militari e sistemi d’arma aggressivi nel suo territorio”, una “UE a favore della pace”, o un “mondo multipolare pacifico”, ecc. sono altamente pericolosi. Tutte queste ipotesi non hanno nulla a che fare con la realtà e sono fuorvianti per la lotta anticapitalista e antimperialista, in quanto tentano di coltivare la percezione che possa esistere un “imperialismo pacifico”. Tuttavia, la verità è che la NATO e l’UE, come ogni unione transnazionale capitalista, sono alleanze predatorie di natura profondamente reazionaria che non possono diventare a favore dei popoli e continueranno ad agire contro i diritti dei lavoratori e dei popoli; e che il capitalismo va di pari passo con le guerre imperialiste.
6. Invitiamo i popoli dei paesi i cui governi sono coinvolti negli sviluppi, soprattutto attraverso la NATO e l’UE ma anche la Russia, a lottare contro la propaganda delle forze borghesi che attirano i popoli nel tritacarne della guerra imperialista usando vari falsi pretesti. A esigere la chiusura delle basi militari, il ritorno a casa delle truppe dalle missioni all’estero e a rafforzare la lotta per il disimpegno dei paesi dai piani e dalle alleanze imperialiste come la NATO e l’UE.
7. L’interesse della classe operaia e degli strati popolari ci impone di rafforzare il criterio di classe per analizzare gli sviluppi, per tracciare il nostro cammino indipendente contro i monopoli e le classi borghesi, per il rovesciamento del capitalismo, per il rafforzamento della lotta di classe contro la guerra imperialista, per il socialismo, che rimane più che mai attuale e necessar
Communist and Workers Parties signing the Joint Statement
- Algerian Party for Democracy and Socialism
- Communist Party of Azerbaijan
- Party of Labour of Austria
- Communist Party of Bangladesh
- Communist Party of Belgium
- Movement "Che Guevara" (Union of Communists in Bulgaria)
- Communist Party of Canada
-
The Road of Independence - Turkchypriot party/Cyprus
- Communist Party in Denmark
- Communis Party of Denmark
- Communist Party of El Salvador
- Communist Party of Finland
- Communist Workers' Party - For Peace and Socialism, Finland
- Communist Revolutionary Party of France (PCRF)
- Communistes, France
- Communist Party of Greece
- Tudeh Party of Iran
- Communist Party of Kurdistan-Iraq
- Workers Party of Ireland
- Communist Front (Italy)
- Socialist Movement of Kazakhstan
- Socialist Party of Latvia
- Communist Party of Malta
- Communist Party of Mexico
- New Communist Party of the Netherlands
- Communist Party of Norway
- Palestinian Communist Party
- Communist Party of Pakistan
- Paraguayan Communist Party
- Peruvian Communist Party
- Philippines Communist Party [PKP 1930]
- Communist Party of Poland
- Romanian Socialist Party
- South African Communist Party
- Communist Party of the Workers of Spain
- People's Liberation Front (JVP)-Srilanka
- Sudanese Communist Party
- Communist Party of Swaziland
- Communist Party of Sweden
- Swiss Communist Party
- Syrian Communist Party
- Communist Party of Turkey
- Union of Communists of Ukraine
- Communist Party of Venezuela
Communist Youth Organisations signing the Joint Statement
- Youth Section of the Party of Labour of Austria
- Bangladesh Youth Union
- Young Communists of Belgium
- Communist Youth of Bolivia
- Communist Youth Union, Czech Republic
- Communist Youth of Denmark
- Communist Youth of the Communist Workers' Party, Finland
- Union of Communist Youth, France
- Communist Youth of Greece
- Communist Youth of Guatemala
- Conolly Youth Movement, Ireland
- Workers Party Youth, Ireland
- Front of the Communist Youth, Italy
- Front of the Communist Youth, Mexico
- All Nepal National Free Students Union
- Communist Youth Movement, Netherlands
- Democratic Students Federation, Pakistan
- Democratic Youth Front, Pakistan
- Palestinian Communist Youth
- Paraguayan Communist Youth
- Union of Socialist Youth, Romania
- Revolutionary Communist Youth League (Bolsheviks), Russia
- Collectives of Young Communists, Spain
- Socialist Students Union, Sri Lanka
- Socialist Youth Union, Sri Lanka
- Communist Youth of Sweden
- Leninist Communist Youth Union of Tajikistan
- Communist Youth of Turkey
- League of Young Communists USA
- Communist Youth of Venezuela
La dichiarazione è aperta per ulteriori sottoscrizioni
24/2/2022